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Sinossi

Un Sogno ad Algeri

 

“UN SOGNO AD ALGERI” è un testo autobiografico scritto da Alba Tortorici (Rita nella rappresentazione) che racconta la propria esperienza lavorativa vissuta in Algeria presso un cantiere edile affidato ad una società italiana.

In questa terra magica e dai forti contrasti, la giovane donna vive, insieme ai suoi colleghi, una realtà diversa per i numerosi pregiudizi e per le imposizioni rigorose dettate dalle abitudini del luogo; ella viene travolta da amori, amicizie ed ineffabili sensazioni, attraverso fatti ed avvenimenti che si succedono vorticosamente.

Il regista, attraverso le scene ed i colori dell'Africa, la danza e l'erotismo, i sentimenti e le passioni che catturano la protagonista e coinvolgono gli attori, proietta lo spettatore nell'affascinante e misterioso mondo arabo.

“Portai con me l'incanto del deserto e negli occhi e nel cuore gli affetti e gli amori vissuti in quella terra…”

 

Quando ero bambino andavo con i miei genitori a Ostia dove mia madre mi diceva di fare dei profondi respiri per beneficiare di quell'aria così ricca di ossigeno e di odori che avrebbero fatto molto bene alla mia salute, erano gli anni 50; io seguivo quei teneri consigli, cosi ho memorizzato i mille profumi che quella incontaminata natura emanava generosamente per poi sintetizzarli in sensazioni d'amore verso i miei genitori e verso il mondo.

Quelle sensazioni mi sono ritornate quando ho letto “Un sogno ad Algeri” di Alba Tortorici e ho messo in scena questo atto unico con l'idea di far arrivare allo spettatore le sequenze sceniche accompagnate da musiche e danze nord africane semplicemente come un profondo respiro di un bambino assetato di contatto fisico e di amore.

Carlo Cianfarini

 

 
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